App per la fertilità. Ma….funzionano?

D.: Salve dottore, una mia amica ha scaricato un’app sul suo cellulare per il calcolo del periodo fertile. Siccome anche Gianluca ed io stiamo provando da alcuni mesi, ma non riesco a rimanere incinta, pensa che sarebbe utile se la utilizzassi anch’io? Grazie in anticipo!

Laura M.

R.: Cara Laura, non è l’unica a chiedermi un consiglio del genere, per cui tento di rispondere in modo da fare un po’ di chiarezza.

Prendiamo ad esempio una delle app più diffuse, come “iMamma”, utilizzabile da qualunque donna. Infatti, all’inizio la prima cosa che chiede è di cliccare su “Sono Incinta” o “Non Sono Incinta”. Cliccando sul secondo pulsante si accede al calendario su cui si potrà tenere conto del proprio ritmo mestruale; infatti il programma è impostato su un ciclo regolare medio di 28 giorni, ma è possibile ridurre o aumentare questo intervallo agendo sui tasti “-“ e “+”. Mettiamo il caso che lei abbia le mestruazioni ogni 30 giorni, correggiamo e inseriamo la data del primo giorno dell’ultima mestruazione direttamente sul calendario; dopo di ché apparirà sul display un calendario circolare sul quale, con colori diversi, verranno indicati in verde i giorni in cui è più probabile, avendo rapporti frequenti, restare incinta (periodo dell’ovulazione). Ogni mese il calcolo potrà essere ripetuto in modo da creare uno “storico” dei mesi precedenti che può risultare utile sia per capire meglio come si comporta il proprio ciclo, sia per mostrarlo al ginecologo ad un’eventuale visita successiva.

A tal proposito, devo rilevare che mi capita spesso di visitare donne che hanno provato per alcuni mesi ad utilizzare tali app senza, tuttavia, raggiungere l’obiettivo della gravidanza. Come mai? Proviamo a cercare delle risposte:

  • Il ciclo mestruale non è sempre perfettamente ritmico, giacché è condizionato da fattori ambientali (stagioni, assunzioni di farmaci), ormonali (livelli di prolattina, funzione tiroidea), costituzionali (età, morfologia delle ovaie), psicologici (ansia, stress).
  • La vita di una cellula-uovo è molto breve, se non fecondata: massimo 24 ore. Ciò significa che dal momento in cui essa viene liberata dall’ovaio (ovulazione), se non incontra uno spermatozoo che la feconda entro un giorno, degenera e muore. Il giorno preciso può essere rilevato solo ecograficamente mediante monitoraggio follicolare.
  • Il muco cervicale, quelle perdite più abbondanti bianche/trasparenti (tipo albume d’uovo) che si notano spesso a metà ciclo, può avere caratteristiche non idonee ad un buon passaggio degli spermatozoi dalla vagina all’interno dell’utero (fattore cervicale di sterilità).
  • Le tube potrebbero essere ostruite. Se lo fossero entrambe, non c’è app che possa venire in nostro aiuto (fattore tubarico di sterilità). Se è ostruita una singola tuba, l’ovulazione utile è solitamente quella che avviene dal lato della tuba libera, e questo l’app non può saperlo. Occorre sempre il monitoraggio follicolare ecografico per capire se l’ovulazione sta avvenendo a destra o a sinistra.
  • Il seme maschile è inadeguato, per numero di spermatozoi, motilità, ecc. Poiché i figli si fanno in due, e poiché attualmente la sterilità maschile interessa circa il 50% delle coppie, occorre studiarlo. Cosa che, evidentemente, un app non prende in considerazione.

Queste che ho elencato sono solo alcune delle possibili ragioni per cui, pur seguendo attentamente le indicazioni di un’app come quella descritta (ma se ne trovano molte per qualsiasi smartphone), la gravidanza tarda ad arrivare.

Il consiglio finale è il seguente. Se ha meno di 30 anni provi ad utilizzare l’app per 6-12 mesi e vediamo se funziona. Se ha 30-35 anni, non più di 3 mesi. Ma se ha già superato 35 anni e sta provando a restare incinta già da alcuni mesi, non esiti contattare un ginecologo esperto in fertilità di coppia in quanto, da questa età in poi, la possibilità di restare incinta si riduce rapidamente di anno in anno, mentre aumenta considerevolmente il rischio di aborto spontaneo.

Cari saluti!

 

FABRIZIO PAOLILLO DIODATI

Medico-Chirurgo

Specialista in Ostetricia e Ginecologia

 

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